Mario Cucinella Architects ha completato il
nuovo Palazzo Senza Tempo nel piccolo comune toscano di Peccioli. Lo studio bolognese ha trasformato per conto della
società Belvedere spa un palazzo storico abbandonato. Ha realizzato un
nuovo inserto contemporaneo nel tessuto urbano del centro medievale. Ha confermato l’originaria funzione residenziale e creato nuovi spazi di aggregazione per questo comune di 5.000 abitanti collocato sull’asse di unione tra Pisa a Volterra.
Il ‘Sistema Peccioli’, un innovativo modello di governance territoriale in mostra alla Biennale di Venezia
Il piano che sta trasformando Peccioli è un esempio di comunità ‘resiliente’ che il
Padiglione Italia di Alessandro Melis ha messo in mostra alla Biennale di Architettura di Venezia. La sezione, curata da Ilaria Fruzzetti, Laura Luperi e Nico Panizzi, ne utilizza l’esperienza per
riflettere sui centri storici minori. A Venezia diventano
modelli di un nuovo sviluppo, possibile e ‘resiliente’.
Il progetto prende le mosse nel 1997, quando l’amministrazione comunale dà vita alla
società Belvedere spa per la gestione di una discarica in abbandono. Le innovative modalità di conduzione e programmazione hanno dato vita a un
esemplare modello di green industry ad azionariato diffuso. Nata dal territorio per servire il territorio, ha infatti un capitale societario detenuto dal Comune (63,80%) e dalla cittadinanza tramite circa 900 azionisti attivi (36,20%).
A Peccioli e nell’Alta Valdera un’innovativa gestione dei rifiuti ha dato vita a un
nuovo modello di governance territoriale che in oltre 20 anni ha portato risorse per servizi, infrastrutture, opere pubbliche, energia pulita, iniziative sociali e progetti di riqualificazione urbana e territoriale.
Ha portato anche attività artistiche e culturali che, gestite dal 2004 attraverso la
Fondazione Peccioliper, hanno reso questo territorio un centro culturale di rilevanza nazionale.
Riqualificazione, nuove funzioni e attrattività nel centro storico
Il Nuovo Palazzo Senza Tempo nasce all’interno di questo contesto. Ne diventa l’ultimo esempio realizzato di valorizzazione e riqualificazione del suo territorio.
Il progetto di MCA, avviato nel 2019, interviene
partendo da uno storico palazzo medievale collocato tra le vie Carraia e Bastioni, non lontano dal Museo di Palazzo Pretorio. Realizza accanto all’esistente un nuovo volume con una suggestiva terrazza belvedere affacciata sulla vallata perseguendo molteplici
obiettivi.
Da una parte
prosegue l’azione di riqualificazione architettonica e urbana attraverso e il recupero e la trasformazione dell’esistente. Dall’altra installa
nuove funzioni pubbliche a servizio degli abitanti del borgo e dei suoi visitatori. Non ultimo, cerca di
incentivare l’installazione di nuove attività commerciali affiancandole alla residenza.
Recupero dell’esistente
Il progetto lavora su 2.800 metri quadrati che, in parte esistenti e in parte di nuova realizzazione, ospitano funzioni differenti.
L’
intervento sull’esistente, un piccolo ma dinamico complesso inserito nel tessuto medievale del centro storico, ha riportato alla vita un edificio abbandonato. Il progetto conferma l’originale funzione residenziale di un complesso eretto nel XVI secolo che, composto da un palazzo e da una fattoria, viene acquisito nel 2004. Affianca alle residenze nuovi spazi pubblici e commerciali.
Il centro polivalente
Il lavoro più visibile realizzato dal progetto si colloca lungo via Bastioni, dove inserisce un
nuovo volume collegato all’esistente a trasformazione di un edificio diroccato. L’aggiunta, dalla contemporanea architettura, nasce per diventare un
centro polivalente e ospitare funzioni culturali e attrattive.
È uno
spazio espositivo per mostre temporanee e permanenti a cui si affiancano
un’emeroteca, un bar ristorante e spazi per il coworking. Il programma funzionale si distribuisce su due livelli che, digradando, seguono la pendenza del terreno e si aprono come un cannocchiale sul paesaggio agricolo circostante.
L’architettura è caratterizzata dal colore e dal
diffuso uso del legno, all’interno e all’esterno. Opere d’arte proseguono la commistione tra arte e architettura che caratterizza Peccioli: un murales dell’artista Daniel Buren impreziosisce il fronte meridionale.
Una grande terrazza panoramica da 600 mq si protende con il suo sbalzo verso il paesaggio. Rivestita di tavole di legno che ricordano i pontili delle imbarcazioni, diventa una
nuova piazza pubblica per il centro.