Architettura

La nuova biblioteca Lorenteggio a Milano unirà contemporaneità e identità storica del quartiere

Il progetto, in attesa di vedere l’avvio dei lavori, vedrà la realizzazione di una biblioteca permeabile con spazi polifunzionali per formazione e creatività
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La nuova biblioteca Lorenteggio a Milano unirà contemporaneità e identità storica del quartiere
Urtzi Grau Magaña, Jocelyn Froimovich Hes, Cristiana Francesca Giordano, Laura Signorelli e Stefano Rolla firmano il progetto della nuova biblioteca Lorenteggio a Milano. Sarà un edificio nuovo che prenderà il posto dell’attuale struttura. Lorenteggio Giambellino, alla periferia sudoccidentale di Milano, è oggi al centro di molti progetti portati avanti dall’amministrazione comunale, che la rendono un settore urbano di punta per la stessa immagine della città. Tra i principali, il concorso Farini, che ha premiato gli Agenti Climatici di OMA. Ultimo in ordine temporale è invece il progetto pilota da 135 milioni di euro che vorrebbe ricucire un ambito vasto che vi arriva dal centro città. Presentato e vincente al bando PINQuA, sarà cofinanziato per una cifra di 100 milioni. La nuova biblioteca, il cui progetto definitivo è stato approvato a fine 2020, è in attesa dell’avvio dei lavori. Il suo iter ha seguito una procedura certamente virtuosa, che tuttavia sembra avere trovato ostacoli sul suo cammino.

Un concorso vinto nel 2018

Il progetto viene assegnato tre anni fa. Arriva a valle del concorso internazionale di progettazione indetto a fine 2017 dall’amministrazione comunale attraverso la piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano come parte del Piano Periferie.

Biblioteca Lorenteggio: l’interpretazione contemporanea dell’identità di quartiere

La proposta vincitrice viene scelta per la sua “forte riconoscibilità che interpreta in chiave contemporanea l’identità storica del quartiere”. Insomma, un complesso di piccole dimensioni ma radicato. L’inserimento urbano vede il nuovo volume porsi perpendicolare all’asse di via Odazio, dove colloca l’ingresso principale. La sua planimetria, a perimetro rettangolare, si forma rapportandosi con la trama regolare delle case popolari dell’Aler che lo circondano e si inserisce in un contesto da vivaci funzioni pubbliche collocate lungo la via. A nord il mercato comunale, a sud la chiesa e, nel mezzo, la biblioteca con gli spazi verdi, pertinenziali e pubblici. Le dimensioni complessive del volume, a due livelli fuori terra, sono oltre 80 metri di lunghezza per 15 di profondità e 10 di altezza. La superficie della nuova biblioteca è di circa 2.200 mq. L’altezza libera dei piani è considerevole, superiore a 5 metri. Da una parte consente di massimizzare la luce naturale durante il giorno e, dall’altra, rende maggiormente flessibili gli interni per gli sviluppi futuri. Due nuclei di circolazione verticale, evidenti anche in facciata, collegano i livelli e suddividono l’interno organizzando le funzioni. Queste sono ospitate all’interno di nuclei isolati fra loro, anche acusticamente, attraverso il sistema ‘box in box’.

Un edificio dall’architettura riconoscibile

Gli elementi generatori della riconoscibilità architettonica della nuova biblioteca sono mutuati dalla storia di un quartiere operaio fortemente cresciuto negli anni sessanta sullo sviluppo industriale. Sono rintracciabili nei due livelli in cui è organizzato l’edificio e nei materiali che definiranno l’effetto complessivo di un’architettura dall’estetica industriale reinterpretata. Sono la copertura dall’andamento ondulato, per cui il progetto sceglie una successione di voltini a sesto ribassato e la serie di arcate che al piano terra sorregge l’edificio riecheggiando i porticati urbani. Queste sono strutturalmente composte da una sottili archi in cemento armato incrociati che a terra si uniscono a formare punti di appoggio a V. Mentre la base mantiene la massima trasparenza grazie alle chiusure vetrate, il secondo livello diventa traslucido, sorretto da una successione di telai metallici chiusi da pannelli che il concorso indicava in policarbonato.

Area Forum, Area Lib e Area Lab per la biblioteca Lorenteggio

Le funzioni che ospita sono tre: Area Forum, Area Lib e Area Lab. Guardano verso un modello evoluto di biblioteca, che, senza rinunciare al suo ruolo eminentemente culturale, diventa uno spazio maggiormente aperto alla città. L’architettura le segue, organizzando l’edificio in due livelli sovrapposti. Al piano terra posiziona l’atrio aperto sulla nuova piazza che, partendo dal mercato, corre accanto a via Odazio. L’Area Forum, che comprende accoglienza e desk informazioni e spazi con desk rivolti a giovani e famiglie, bambini e ragazzi, ha accesso diretto dall’esterno e può allargare all’esterno del attività che si svolgono all’interno. Il primo piano ospita Area Lib e Area Lab, indipendenti fra loro e separate da un blocco scala e ascensore e divisibili attraverso i posizionamento di pannelli mobili. L’Area Lib comprende una sala studio, una sala a scaffale aperto e un magazzino a scaffale chiuso con i relativi spazi di servizio per uffici e riunioni del personale. L’Area Lab comprende infine spazi per la creatività e la formazione con sale attrezzate polifunzionali, uffici e i loro spazi di servizio.

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