Architettura

Milano, orto urbano da record: tra Figino e Trenno oltre 50 ettari

Coltivazioni biologiche, agricoltura a km zero e tutela della biodiversità. Ecco il progetto del parco agricolo urbano “Terre di Città”
Condividi
Milano, orto urbano da record: tra Figino e Trenno oltre 50 ettari

Al via uno dei più grandi progetti di valorizzazione delle aree agricole per il comune di Milano. Oltre 50 ettari di terreni, dislocati nella prima cintura periurbana, tra Figino e Trenno, saranno rigenerati e riportati alla loro vocazione agricola produttiva. Sarà un enorme orto urbano di proprietà pubblica che guarda alla sostenibilità ambientale, paesaggistica ed ecologica: colture biologiche a km zero, tutela della biodiversità, della fertilità dei terreni e del sistema idrografico milanese.

Dai terreni di Ligresti al distretto agricolo comunale

La municipalità milanese ha acquisito queste aree nel 2019, un tempo proprietà del gruppo Ligresti e poi passate a Unipol e Unicredit. Gli ettari acquisiti sono 53 e rappresentano circa la metà di un’area verde complessiva di 113 ettari che è stata per ora denominata “Terre di Città”. Il comune ha recentemente approvato le linee di indirizzo per proteggere i terreni da un futuro consumo di suolo con l’obiettivo di sviluppare un sistema agricolo di cintura urbana integrato nel più ampio organismo dei parchi metropolitani milanesi. Siamo infatti localizzati tra due importanti polmoni verdi: Boscoincittà (tra i pochi esempi di boschi urbani in Europa, realizzato a partire dagli anni ’70) e il Parco del Trenno.

Il progetto Terre di Città fungerà da collegamento diretto tra i due polmoni verdi e potrà completare il disegno naturale dei parchi di Milano ovest. Non ci resta che attendere dal Comune il bando di gara per individuare chi dovrà realizzare l’operazione sui primi 53 ettari, con l’idea in futuro di allargare l’acquisizione pubblica a tutti i 113 ettari. Intanto un progetto c’è già ed è quello del Cfu (Centro per la forestazione urbana) realizzato da Italia Nostra in collaborazione con Fondazione Cariplo.

Il progetto Terre di Città

Caratterizzata da un’alta qualità dei suoli e da un reticolo idrico di canali e fontanili molto articolato, l’area ha un valore ambientale e produttivo davvero significativo e circonda la storica Cascina Melghera. Il progetto Terre di Città guarda al futuro, all’agroecologia, alla produzione alimentare di prossimità e all’economia urbana sostenibile. Prevede la conversione dell’attuale coltura tradizionale, prevalentemente condotta a riso, in un sistema di agricoltura biologica suddivisa in due macro aree. Da una parte la coltivazione cerealicola e foraggera per un’estensione di circa 80 ettari, dall’altra la coltivazione di tipo orto-floro-frutticola per circa 16 ettari. Gli ettari rimanenti sono destinati all’incremento delle aree di natura integrate alle coltivazioni. Completano il progetto siepi, filari, fasce boscate, fasce igrofile e piantate, fondamentali per la formazione di connessioni ecologiche, rifugio di biodiversità e serbatoi di carbonio.

Un grande orto urbano di proprietà pubblica

“Per me si chiude un cerchio – dice l’ambientalista Enrico Fedrighini – dopo aver lottato per difendere questi territori agricoli dalla speculazione immobiliare, ora la loro integrazione in un modello di città sostenibile per tutti. È una scelta strategica fondamentale non solo per l’agricoltura, ma per l’intero ecosistema milanese, integrando economia urbana e sostenibilità ambientale nella produzione primaria”. Sarà un grande parco agricolo urbano di oltre cinquecentomila metri quadrati, a dieci minuti a piedi dalla fermata della metro di Bonola e tra i più grandi mai avviati da una municipalità.

Inquadramento territoriale dell’area

I campi di Terre di Città

Condividi

Potrebbero interessarti

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...

Nuovo Codice appalti

Un vero e proprio cambio di paradigma, mirato a ristabilire un equilibrio tra la necessità di velocizzare le procedure di appalto e...