Architettura

Milano, l’ex scalo di Porta Romana diventerà un Villaggio Olimpico

Per la cifra di 180 milioni di euro il Fondo Porta Romana, gestito da Coima sgr, si è aggiudicato la gara con cui si avvia la trasformazione dei 190.000 mq dell’area
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Milano, l’ex scalo di Porta Romana diventerà un Villaggio Olimpico
Il Fondo Porta Romana, gestito da Coima sgr, si è aggiudicato la gara bandita da FS Sistemi Urbani per l’acquisto dell’ex scalo di Porta Romana a Milano. Il fondo è partecipato da Covivio, Prada Holding e Coima Esg City Impact Fund e rileverà l’area per la cifra di 180 milioni di euro. L’ex scalo ferroviario è un’area strategica: è destinato ad accogliere il Villaggio Olimpico dei XXV giochi invernali, che Milano e Cortina d’Ampezzo si sono aggiudicate nel 2019. La trasformazione dovrà quindi essere pienamente operativa per il mese di febbraio 2026, nonostante il ritardo nell’aggiudicazione causato dall’emergenza sanitaria.

Il Villaggio Olimpico a Porta Romana

La trasformazione dell’ex scalo dovrà perseguire obiettivi di sostenibilità, flessibilità, reversibilità e riuso. Ma anche contenimento del consumo di suolo, efficienza gestionale ed economica e creazione di valore a lungo termine. Questi erano alcuni dei punti base fissati dal dossier di candidatura, armonizzato alle 40 linee guida dell’Olympic Agenda 2020. Il progetto di rigenerazione dell’area di Porta Romana prevede un programma funzionale variegato su una superficie di 190.000 mq. La destinazione a Villaggio Olimpico, che sorgerà su circa 20 ettari, chiede un futuro di riuso delle nuove costruzioni, che fanno parte dei pochi volumi di nuova realizzazione inseriti nel dossier. Una volta concluso l’evento, diventerà così uno studentato da circa 1.000 posti letto. La sua realizzazione è affidata alla gestione di Coima, che si occuperà anche della realizzazione di nuove residenze in edilizia libera e agevolata. Il programma prevede anche una quota di terziario e servizi, affidata a Covivio. Prada Holding si occuperà invece dell’area a parco che, prevista per metà della superficie complessiva, accoglierà anche nuovi spazi per le sue attività. I prossimi passi dettaglieranno meglio l’intervento, a partire dal vicino lancio di un concorso di progettazione per il masterplan. Uno degli obiettivi finali è il completamento dei lavori del Villaggio per il mese di giugno 2025. Allo scopo, FS Sistemi Urbani ha già iniziato la rimozione dei binari dismessi, operazione preliminare all’avvio della bonifica di tutta l’area.

Attorno all’ex scalo di Porta Romana, tra Premi Pritzker e business district

Collocato all’interno del Municipio 5, l’ex scalo di Porta Romana si trova nella parte meridionale di Milano in un’area strategica oggetto da anni di grandi programmi e trasformazioni. Grazie alla sua ottima connessione con la città, sta accogliendo le sedi degli uffici di importanti realtà, tra cui Gabetti e Fastweb. Il real estate devloper Covivio è promotore di Symbiosis, 125.000 mq di nuove superfici miste terziarie e commerciali firmato dallo studio di Antonio Citterio e Patricia Viel. Sempre Citterio e Viel stanno lavorando alla nuova Torre a2a, la cui realizzazione potrebbe anche portarsi dietro il ripensamento del tessuto urbano ai suoi piedi. Non lontano prenderà anche forma Vitae, nuovo polo per la ricerca scientifica in campo molecolare e oncologico progettato da CRA-Carlo Ratti Associati con il supporto di Fondazione Politecnico di Milano e IFOM. A nord ovest dell’ex scalo, l’Università Bocconi ha da poco ampliato il campus della School of Management con la prima parte del progetto dei giapponesi Premio Pritzker Sanaa. Non lontano, l’edificio di un altro studio Premio Pritzker, il complesso di via Roentgen delle irlandesi Grafton Architects. Un terzo Premio Pritzker, Rem Koolhaas con OMA, è infine il progettista della nuova sede della Fondazione Prada, che si colloca poco a sud dei binari dell’ex scalo.

2016: il workshop “Dagli scali, la nuova città”

Lo scalo dismesso era stato al centro di un workshop promosso alla fine del 2016 da FS Sistemi Urbani insieme al Comune di Milano. Cinque gruppi guidati da importanti studi internazionali furono chiamati a ragionare sul futuro di sette scali dismessi, corrispondenti a sette aree strategiche per lo sviluppo della città. SBA-Stefano Boeri Architetti, MAD Architects, Mecanoo, EMBT Miralles Tagliabue e CZA-Cino Zucchi Architetti lavorarono, oltre che su Porta Romana, su Farini e S. Cristoforo, Porta Genova, Lambrate, Rogoredo e Greco-Breda. Elaborarono altrettante visioni con l’obiettivo di indirizzare sia la redazione del Documento di Visione Strategica del Comune sia la definizione degli accordi tra gli attori coinvolti: FS Sistemi Urbani, Comune di Milano e Regione Lombardia.

2019: l’aggiudicazione delle Olimpiadi

Il 24 giugno 2019 il Comitato Internazionale Olimpico ha assegnato alle città di Milano e Cortina d’Ampezzo le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali 2026. La candidatura, che in un primo momento aveva visto l’interesse anche di Torino, si impone su quella delle svedesi Stoccolma/Aare. Secondo il dossier redatto le location per le gare si collocano in Lombardia e in Veneto, con molte importanti funzioni ospitate da Milano. Oltre al Villaggio Olimpico nell’ex scalo di Porta Romana, le strutture del quartiere fieristico di Rho accoglieranno il Media Centre principale, composto dall’International Broadcast Centre e dal Main Press Centre.
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