Milano che cambia: aumentano le zone 30 e le riqualificazioni
‘Milano è da vivere, sognare e godere’, recitava un celebre spot pubblicitario degli anni ’80, alludendo alla Milano del divertimento, delle belle serate tra amici. Ma Milano non è solo la città degli aperitivi, è anche e soprattutto arte, architettura, cultura, rigenerazione.
Milano si muove veloce, non arresta la sua corsa. Forme e idee trovano spazio tra le vie del centro e delle periferie, progetti di riqualificazione e trasformazione urbana prendono vita. Si disegna così una nuova metropoli, sempre più moderna, sempre più competitiva, e attenta alle tematiche ambientali.
Milano: le iniziative degli ultimi anni
Si ergono grattacieli, si creano nuovi percorsi pedonali, si restituisce il verde alla città. Basti pensare alla Biblioteca degli Alberi vicino Piazza Gae Aulenti, agli interventi di Porta Nuova che hanno portato alla rivitalizzazione di una macro-area, comprendente il quartiere Isola e Corso Como, o all’ambizioso progetto di CityLife, con un parco che si estende per 168000 mq e le tre torri firmate Hadid, Isozaki e Libeskind.
Maxi-interventi che hanno trasformato il volto della città meneghina consentendole di affacciarsi verso l’Europa.
Ma non sono solo i grandi progetti a cambiare Milano. Spesso, dalle riflessioni di semplici cittadini, famiglie, studenti, associazioni, comitati di quartiere, nascono delle idee brillanti che il Comune accoglie con piacere e intende concretizzare. Oppure, al contrario, è il Comune a scegliere i propri alleati nella lotta al degrado.
Più posti da vivere insieme a Milano
Dunque le persone si incontrano, dialogano tra loro, cercano di trovare delle soluzioni. Sono loro che quei luoghi li vivono e sperimentano ogni giorno. Fanno così sentire la loro voce, parlano con le amministrazioni, presentano le loro proposte. Come si suol dire, l’unione fa la forza.
Gli strumenti sono quelli urbanistici, dal bilancio partecipativo (definito come urbanismo tattico) al PGT, dal Piano Quartieri a quello della Mobilità.
Il risultato? Piazze più belle e pulite, parcheggi selvaggi che diventano spazi di aggregazione e socializzazione, elementi di arredo urbano nuovi, colorati, funzionali.
Un abbellimento che è anche e soprattutto una rinascita, per molti luoghi lasciati per troppo tempo nell’incuria e nell’abbandono.
Le zone 30 in diverse aree di Milano
Le zone 30 sono particolari zone della città dove c’è una diversa regolamentazione della viabilità stradale, contenuta nei PUT – Piani Urbani del Traffico. Si tratta principalmente di una riduzione del limite di velocità da 50 a 30 km/h, disposizione che favorisce il passaggio di ciclisti e pedoni rendendolo soprattutto più sicuro.
A Milano esistono già alcune zone 30, e sono destinate ad aumentare. A NoLo, sigla che sta per ‘North of Loreto’ – a nord di Loreto, “in tre mesi quello che era un grande parcheggio abusivo è diventato un luogo di convivialità, con vicini di casa che giocano a carte, mangiano, i ragazzi che studiano, assemblee e incontri“, come dichiarato da Davide Fassi, coordinatore della social street del quartiere che insieme ad altri soggetti si è occupato del progetto ‘TrentaMI’.
Quella di NoLo, inoltre, è un’area che negli ultimi anni ha subito un intenso processo di trasformazione, mutando da quasi periferia a luogo vivace, costellato da locali, negozietti, giovani con nuove idee e tanta voglia di fare, iniziative legate alla valorizzazione del quartiere anche dal punto di vista turistico.
NoLo: Via Rovereto e Parco Trotter
In questa prima fase gli interventi hanno interessato in particolare Via Rovereto e Parco Trotter, e hanno portato alla realizzazione di TrentaMi in verde, una zona 30 partecipata. Dietro al progetto, le associazioni Genitori Antismog e Fiab Milano Ciclobby, su l’architetto urbanista Matteo Dondè, in collaborazione con il Comune di Milano, con i cittadini di NoLo Social District e gli attivisti del Collettivo Mobì.
La zona 30 va da Via Rovereto al semicerchio di Via Giocosa situato all’ingresso di Parco Trotter: carreggiata di soli 1,10 m, fioriere, sedute per leggere e riposare, piante, rastrelliere.
Le zone 30 esistenti e i cantieri
A NoLo le iniziative non sono finite. Piccole opere di manutenzione ordinaria, elementi decorativi, giochi di forme e colori troveranno spazio in Via Venini, Spoleto e Martiri Oscuri, dove sono presenti le scuole, mentre nuovi lavori di illuminazione pubblica verranno eseguiti in Piazza Gobetti a Lambrate, per aumentare i livelli di sicurezza, lavori “che anticipano un progetto di riqualificazione più complessiva della piazza che è stato proposto da un gruppo di cittadini e ha vinto il nostro bilancio partecipativo”, spiega la Vice Presidente Assessore Urbanistica del Municipio 3, Antonella Bruzzese.
Si contano finora 10 piazze ‘modello living’, molte riqualificate nell’ambito del progetto ‘Piazze Aperte’, tra cui la piazza ‘a pois’ di Dergano, decorata con cerchi colorati, e Piazza Angilberto a Corvetto. Le auto? Scomparse.
In cantiere, inoltre, la riqualificazione del percorso ciclopedonale che collega Bonola e via Cilea alla fermata della metro passando per parco Pertini, frutto delle richieste del Municipio 8 e dei cittadini.
Porta Genova
Sempre per ‘Piazze Aperte’, l’intervento realizzato in Porta Genova: l’asfalto si colora di strisce bianche e blu che formano un particolare percorso ciclopedonale – bandite, anche in questo caso, le vetture – dall’uscita della metro fino alla passerella Biki.
Su Porta Genova si era espresso Marco Granelli assessore alla Mobilità: “La riqualificazione di una delle piazze più frequentate e di passaggio della città migliorerà l’utilizzo dell’area attorno alla stazione, creando un presidio e migliorando la qualità dello spazio pubblico”.
Le prossime piazze ‘modello living’ a Milano
Le piazze riqualificate e ‘pedonalizzate’ saranno 13 entro la fine del 2019, in quanto si aggiungeranno:
- piazza Bruzzano;
- piazza Ferrara a Corvetto;
- piazza Belloveso a Niguarda.
Tutte queste iniziative hanno come obiettivi comuni il rilancio e il rinnovamento di molte zone della città congestionate dal traffico, preda dei parcheggi sregolati. C’è bisogno di ‘ordine’, ma anche di favorire i fenomeni di socializzazione e la convivialità.
Il nuovo parco giochi di Stazione Centrale
Novità anche per gli utenti più piccoli. Un nuovo parco giochi di 4200 mq in Stazione Centrale porterà un vento di novità.
Come definito dall’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, il progetto parte da una ‘pazza idea’. Questa cambierà il volto di Piazza Luigi di Savoia, l’area collocata a destra della Stazione Centrale, facendola diventare ‘un fiore all’occhiello di Milano’.
I bambini, le Associazioni di quartiere e il Municipio 2 si impegneranno per allestire un parco negli attuali giardini, scegliendo una tra le tre proposte di Palazzo Marino.
Giocare e fare sport in sicurezza
La prima proposta si ispira ai giardini di Villa Reale, vietati agli adulti se non accompagnati da un minore. Il nuovo parco in Stazione Centrale deve essere, infatti, “un luogo protetto, sicuro, ad accesso riservato ai bambini e ai loro accompagnatori – dichiara Maran – completo di recinzione per le ore notturne”.
La seconda idea è maggiormente incentrata sullo sport. Prevede la realizzazione di un campo da basket, una pista di atletica, e altri campi da gioco per discipline idonee a ragazzi fino ai 14 anni.
Infine, la terza ipotesi punta l’attenzione su verde e percorsi vita, all’insegna del benessere e della sostenibilità.
Salvare le aree complesse
Maran spiega inoltre che “l’area della Stazione Centrale è caratterizzata da complessità, per questo stiamo lavorando per cambiare le funzioni delle piazze che la circondano trasformandole in luoghi di incontri e servizi“. Tra le azioni previste, l’apertura di nuovi negozi promossa da Grandi Stazioni Retail e lo spostamento dei parcheggi degli autobus per gli aeroporti.
Così al Bar Motta, Caffè Panzera e The Meatball Family si sono già aggiunti Starbucks, Dispensa Emilia, Gud e Sicilia’s.
La proposta dello Skatepark
Il Municipio 2 ha inoltre proposto la realizzazione di uno skatepark nell’ambito del progetto del nuovo parco. Purtroppo però, la richiesta non è stata presa in considerazione nelle tre ipotesi presentate.
Samuele Piscina, presidente di zona, si è espresso a proposito dei vantaggi che deriverebbero dallo skatepark:
“Da una parte ci sarebbe l’occasione di eliminare un problema in piazza Duca d’Aosta, davanti alla stazione. Oggi i ragazzi si ritrovano lì per andare in skate, con rischi per la sicurezza dei pedoni e danni ai lastroni della pavimentazione rifatta da pochi anni”.
In sintesi, più divertimento, ma soprattutto più sicurezza.
L’apertura del Mercato Centrale a Milano
Infine, da dicembre, ci sarà una grande novità per Piazza Quattro Novembre, dove sarà collocato il nuovo Mercato Centrale.
Il progetto del Parco di Piazza Luigi di Savoia è possibile proprio grazie agli oneri versati da Grandi Stazioni Retail per il Mercato, che ammontano a circa 300000 euro.
