Architettura

Los Angeles, la prima Olimpiade a “costruzioni zero”

Una prima carrellata sulle venues di un’edizione che, nel 2028, si annuncia la prima ad usare per le competizioni sportive strutture esistenti e complessi recenti o in realizzazione indipendente dall’evento
Condividi
Los Angeles, la prima Olimpiade a “costruzioni zero”

Le luci sui Giochi olimpici e paralimpici estivi ospitati da Parigi si sono spente. Tra medaglie e competizioni, luci e ombre, per la prima volta nella storia una città intera, e non solo alcuni suoi edifici, nuovi ed esistenti, è diventata co-protagonista della manifestazione.

Il testimone è passato ufficialmente a Los Angeles, che una decisione unica nella storia del Comitato Olimpico Internazionale nel 2017 aveva nominato insieme a Parigi come città ospite dell’edizione 2028. Riportando l’evento olimpico in città dopo 44 anni e per la terza volta: la metropoli californiana aveva infatti già ospitato i Giochi nel 1984 e nel 1932). E ospiterà per la prima volta i Giochi paralimpici. E proprio il lascito della XXXIII edizione costituisce un imprescindibile punto di partenza per un evento che fra quattro anni dovrà ulteriormente evolvere, anche nell’approccio gestionale. Evento per la cui preparazione nessun’altra città ha avuto un tempo così lungo a disposizione. Vediamo come saranno le Olimpiadi di Los Angeles.

Olimpiadi di Los Angeles : un’Olimpiade a “costruzioni zero”

In linea con l’Agenda 2020 del Comitato Olimpico Internazionale, quella di Los Angeles promette di essere la prima Olimpiade a “costruzioni zero”. Tutte le sedi previste dal piano sono infatti strutture esistenti o complessi recenti o in realizzazione indipendentemente dall’evento olimpico. Altre sono invece location temporanee e saranno smontate a evento concluso. Alcune di queste vantano una lunga storia, che le ha già viste in servizio nel 1932. Gli impianti saranno concentrati in quattro Sports Park: Los Angeles Downtown, San Fernando Valley, South Bay e Long Beach.

Olimpiadi di Los Angeles: le location in primo piano e il loro contorno

Tre sono le venues di primo piano sul sito dell’Olimpiade. La prima, è il Los Angeles Memorial Coliseum, storico stadio simbolo della città già presente nelle due precedenti edizioni dei Giochi. Ospiterà, adattato e ammodernato tecnologicamente, le cerimonie di apertura e chiusura e, aggiungendo l’anello della pista, le gare di atletica. Costruito nel 1923, vi si gioca il football e ha ospitato il primo Super Bowl della storia. Ed entrerà nella storia per avere ospitato la cerimonia di apertura di tre edizioni di Giochi. Accanto, il Galen Center della University of Southern California di HNTB sostituirà temporaneamente i suoi campi da basket e pallavolo per attrezzarsi alle partite badminton, mentre l’ex Los Angeles Swimming Stadium, oggi LA84 Foundation/John C. Argue Swim Stadium, accoglierà le gare dei tuffi.

Anche le competizioni di judo, lotta libera, scherma, taekwondo e tennistavolo avverranno in un’altra struttura esistente e già ipercollaudata, il Convention Center, nel 1984 dedicato alla stampa. Progetto da Charles Luckman alla fine degli anni sessanta, venne ampliato negli anni novanta da Pei Cobb Freed & Partners. Accanto, a Downtown, la Crypto.com Arena di NBBJ, progettata per le partite NBA dei Los Angeles Lakers, dei Los Angeles Clippers e dei Los Angeles Kings NHL ma utilizzate anche per eventi come la consegna dei Grammy Awards, accoglierà le gare di ginnastica.

Downtown completa la sua offerta di location con il Peacock Theater dei californiani ELS Architecture che, aperto nel 2007, ospiterà il sollevamento pesi.

Tiro con l’arco, bmx e skateboard si svolgeranno invece all’aperto in un’altra location d’eccezione. La Sepulveda Basin Recreation Area, con le sue strutture all’aperto e al coperto nella San Fernando Valley, è il secondo parco urbano più grande della città.

Le più recenti: Inuit Dome e SoFi Stadium

Tra le strutture più recenti, la Inuit Dome di Aecom, a Ingelwood, è finora la più recente che è stata realizzata: è stata completata nel 2024 per ospitare le partite della NBA dei Los Angeles Clippers e vi si giocheranno le partire di pallacanestro. Vicino alla Inuit Dome, il secondo impianto più recente, il SoFi stadium di HKS sarà invece l’impianto più grande della storia a ospitare le gare di nuoto riducendo temporaneamente la sua capienza. Oggi vi giocano le squadre di football Los Angeles Chargers e Los Angeles Rams.

A Long Beach e Carson

Andando verso il mare, e gli sport d’acque libere (ma anche confinate), si arriva a Long Beach. I suoi impianti e il suo mare ospiteranno la pallamano (la Long Beach Arena di Kenneth Wing con il grande murales con le balene di Wyland che vide le partite di pallavolo e la scherma nel 1984), la vela (Belmont Shore), pallamano e nuoto sincronizzato (nel Long Beach Convention Center Lot temporaneamente prestato all’Olimpiade). Il waterfront sarà invece punto di partenza e arrivo del nuoto in acque libere e della frazione di nuoto del triathlon, mentre il canottaggio ritorna nella sua storica collocazione: il Marine Stadium, che fu costruito per l’occasione nel 1932.

A Carson, il tennis nel Tennis Center, il rugby nello stadio dei Los Angeles Galaxy, l’hockey nei campi di allenamento dei Los Angeles Galaxy e il ciclismo su pista nel Velodromo già utilizzato nel 1984.

Photogallery

Condividi

Potrebbero interessarti

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...

Nuovo Codice appalti

Un vero e proprio cambio di paradigma, mirato a ristabilire un equilibrio tra la necessità di velocizzare le procedure di appalto e...