Architettura
Ospedale green, a Pisa nasce lo Stella Maris di Heliopolis 21
Il nuovo ospedale neuropsichiatrico Stella Maris a Pisa unisce innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, mettendo il benessere dei bambini al centro
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Un ospedale green e tecnologicamente avanzato. L’esempio pisano è anche una riflessione sul modo in cui le strutture sanitarie dovrebbero guardare al futuro.
Una nuova struttura, leggera e immersa nel verde, accoglierà l’ospedale neuropsichiatrico della Fondazione Stella Maris a Pisa, nell’area di Cisanello. A firmare il progetto è lo studio Heliopolis 21, fondato a Pisa dagli architetti Gian Luigi Melis e Alessandro Melis, curatore, quest’ultimo, del Padiglione Italia alla prossima Biennale di Architettura di Venezia dal titolo Comunità Resilienti. I lavori di costruzione per la nuova architettura sono prossimi all’avvio: sarà un centro ospedaliero innovativo, sensibile all’ambiente e alle tecnologie più avanzate per l’iter di cura dei giovani pazienti e delle famiglie. IRCCS Fondazione Stella Maris è infatti l’unica realtà sanitaria italiana dedicata all’assistenza e alla ricerca nell’ambito della neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.
Dati del progetto
Architettura: Heliopolis 21 Architetti Associati, ARX srl
Impianti: Studio Technè srl
Strutture: Studio Tecnico Ing. Bartelletti
Committente: IRCCS Fondazione Stella Maris
Cronologia del progetto: 2015-2020
Costo: circa 17 milioni di euro
All’interno del Parco Stella Maris
Selezionato nel 2016 tra decine di proposte, il progetto di Heliopolis 21 Architetti Associati, realizzato in collaborazione con lo studio ARX, si è rivelato il più attento alla compatibilità ambientale e all’inserimento armonioso dell’edificio nel parco circostante. Con una superficie di 12.000 mq, l’ospedale sarà infatti collocato all’interno di un parco urbano di oltre 2 ettari (“il parco della Stella Maris”) a sua volta abbracciato dal futuro parco pubblico adiacente di circa 6 ettari. L’area verde, allestita con giardini sensoriali, orti didattici e aree gioco per i bambini, sarà sicuramente un valore aggiunto per la realtà del centro neuropsichiatrico.
Come sarà il nuovo edificio nel parco Stella Maris
Un’architettura leggera denominata “il Veliero”
Dal punto di vista architettonico il nuovo edificio è stato progettato con una veste leggera e una forma dalle linee morbide. La struttura sarà avvolta da elementi sinuosi in Krion® che proteggono le superfici vetrate e fanno assumere all’edificio le sembianze di un grande veliero bianco pronto ad accompagnare i bambini nel loro viaggio di cura. Disposte su quattro livelli, le “vele” fungono da elementi marcapiano e regolano l’illuminazione come grandi palpebre. L’impianto planimetrico dell’edificio sarà a forma di stella a tre punte, con una configurazione triangolare che assicura un collegamento a breve distanza tra tutte le funzioni ospedaliere. I livelli fuori terra saranno quattro, cui si aggiunge un piano interrato per un totale di 44 ambulatori e 44 camere per la degenza, circa 50 sale per l’osservazione terapeutica, 1.000 mq di spazio per i laboratori e 1.000 mq di spazio per il gioco, la meditazione e l’apprendimento.Un layout sartoriale a misura di bambino
Gli spazi interni del nuovo ospedale green sono stati disegnati non solo per rispondere alle molteplici esigenze sanitarie e tecniche, ma anche come luogo rassicurante ricco di stimoli creativi per i bambini e per gli adolescenti. Come sottolineato da Heliopolis 21, “sarà un’esperienza pensata per non interrompere la normalità dei comportamenti quotidiani, accompagnando le famiglie in un ambiente dal forte carattere identitario ideato per ricreare senza traumi i valori domestici in ogni spazio del centro”. Molta attenzione è rivolta ai colori, alla luce, all’utilizzo di materiali caldi, tattili, sonori e olfattivi a seconda degli spazi. Vi saranno ambienti del tutto inediti come servizi commerciali e di riposo, spazi di preghiera e meditazione, benessere e fitness; giardini d’inverno, aree ludiche, sale emozionali e un’agorà multifunzionale e poliedrica.
Una suggestione dell’atrio d’ingresso