Architettura
Il Depot Boijmas Van Beuningen di MVRDV fra arte e architettura
Situato a Rotterdam, il Depot Boijmas Van Beuningen di MVRDV ospiterà circa 151.000 opere museali. Ecco il report strutturale dell’opera nederlandese
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Nel quartiere Museumpark di Rotterdam, a pochi metri dal Museo Boijmas Van Beuningen, sta sorgendo un nuovo edificio targato MVRDV: il Depot Boijmas Van Beuningen.
Questa addizione al più importante Museo cittadino, situato al numero 18 di Museumpark, permetterà di rendere visibili ulteriori 151.000 reperti museali ai suoi visitatori, consentendo loro di accedere a circa il 99% degli spazi progettati dallo studio dei Paesi Bassi.
Una spettacolare facciata di vetro a specchio
Alto 39,5 m alla sua circonferenza massima rispetto al piano di campagna e dalla forma semisferica, l’edificio verrà rivestito con 6.609 mq di vetro a specchio, suddivisi in 1.664 pannelli aventi differente curvatura. Tale soluzione di facciata intende creare un raccordo visivo con la prospiciente area di Museumpark, progettata dall’architetto paesaggista Yves Brunier insieme all’Office for Metropolitan Architecture (OMA) di Rem Koolhaas, a Maartje Lammers, a Petra Blaisse, a Gregor Mescherowsky e a Tony Adam tra il 1988 e il 1994. La sua inaugurazione è prevista per settembre 2021, per un importo totale dei lavori presunto in 55 milioni di euro. Si stima che, una volta terminata, l’opera sia in grado di attirare un flusso di visitatori compreso tra le 150.000 e le 250.000 unità l’anno.L’opera nel dettaglio
Per i lettori di Teknoring è possibile analizzare in dettaglio l’opera grazie alle dichiarazioni esclusive forniteci dall’Ing. Michiel A. Niens di IMd Raadgevende Ingenieurs, studio di ingegneria avente sede a Rotterdam, nei Paesi Bassi. Si ringrazia per il cortese tramite il capo-commessa dell’opera per la parte architettonica, l’Arch. Arjen Ketting, Associate e BREEAM Expert presso lo studio MVRDV.
Depot Museum Boijmans Van Beuningen – pareti PT – courtesy IMd Raadgevende IngenieursFotostudio Barendrecht iov IMd Rdam
Il Depot Boijmas Van Beuningen: fondazioni e scala di distribuzione
Per via della particolare geometria dell’edificio, avente dimensioni maggiori in copertura e minori nella parte basamentale, il carico sulle fondazioni si presenta di tipo concentrato. Una fitta teoria di fondazioni indirette rappresentata da 279 pali è stata dunque adottata. Questi sono pali in calcestruzzo armato realizzati in opera, aventi un diametro di 560 mm e una lunghezza di 25 m. Ad una profondità di circa 40 m, si situa un debole strato di argilla che è caratteristico dell’area locale di Rotterdam; questo strato è stato analizzato e successivamente compensato realizzando le strutture a pochi centimetri al di sopra di tale livello. La scala di distribuzione del Depot Boijmas Van Beuningen è portante ed è stata realizzata in calcestruzzo armato gettato in opera. Circa la classe del cls impiegato, questi è del tipo C35/45 per i primi due piani in elevazione, mentre vengono impiegati elementi prefabbricati ai piani superiori appartenenti alla classe C45/55. A causa della forte curvatura presente nella parte inferiore della scala, i momenti flettenti risultano essere elevati; pertanto, si è convenuto nell’adottare una scala rinforzata, avente una larghezza pari a 500 mm.
Depot Museum Boijmans Van Beuningen – elevazioni – courtesy IMd Raadgevende Ingenieurs
Impalcati di piano ed elementi puntiformi verticali del Museo nederlandese
La campata delle lastre costituenti l’impalcato è di dimensioni variabili, a causa della geometria tipica del Depot Boijmas Van Beuningen. La sezione degli elementi che la compongono evidenzia spessori incrementali dei solai salendo di quota rispetto allo 0,00 di progetto, variando da s=500 mm a s=390 mm. Un ulteriore ringrosso nella sezione del solaio, pari a s=250 mm, è stato adottato nelle aree in prossimità delle pilastrature, al fine di evitare possibili fenomeni di punzonatura. Le posizioni di tali elementi puntiformi verticali interni sono state ottimizzate in sede di progetto strutturale, al fine di ridurre i momenti flettenti nei solai. La maggior parte di tali impalcati sono stati gettati in opera e, tra di essi, il solaio con sezione maggiore è di tipo misto con elementi volti a ridurne la massa. Le colonne interne si presentano piuttosto sottili, ossia con un diametro pari a f=600 mm e una lunghezza di 6 m. La resistenza ai carichi massimi, pari questi a 31.000 kN, è resa possibile grazie all’adozione ad elementi di tipo misto, composti da un nucleo in acciaio S460 e un calcestruzzo di classe C80/95.
6 – Depot Museum Boijmans Van Beuningen – pilastri interni – courtesy IMd Raadgevende Ingenieurs