Architettura

Torino Esposizioni: il nuovo Campus Valentino si avvicina

Nel Parco del Valentino, entro il 2028 il complesso di Ettore Sottsass Senior e Pier Luigi Nervi si trasformerà riunendo Architettura, Design e Pianificazione del Politecnico in un unico polo
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Torino Esposizioni: il nuovo Campus Valentino si avvicina

A Torino è stato da poco inaugurato il primo lotto della riqualificazione e recupero del Parco del Valentino, la più estesa area verde della città. Al suo interno, il Castello del Valentino, storica sede dell’insegnamento dell’Architettura del Politecnico, ha ospitato un grande modello in scala 1:500 del nuovo Campus Valentino.

Il 2024 è stato un anno importante: l’ateneo torinese ha festeggiato i primi 100 anni dell’architettura. E ha presentato il progetto che nei prossimi anni riunirà Architettura, Design e Pianificazione in un’unica sede all’interno del parco, sviluppata tra la storica sede del Castello e i due padiglioni esterni del complesso di Torino Esposizioni.

Il campus Valentino è uno dei progetti più importanti che il Politecnico sta sviluppando in città, affidato al MasterplanQuesta unità interna del Politecnico fin dalla sua nascita, nel 2016, segue la progettazione e la realizzazione del sistema delle sue nuove sedi in città. È parte di un programma strategico che prevede la riorganizzazione territoriale degli spazi e delle funzioni di tutto l’ateneo, che oggi occupano sedi diffuse in città, all’interno di due Campus. Dentro la città, il Campus delle Ingegnerie sta lavorando attorno alla sede centrale di Corso Duca degli Abruzzi, oggetto fin dagli anni novanta di interventi che ne hanno portato il raddoppio e il successivo sviluppo nel nodo di Spina 2.

Il nuovo Campus Valentino

Lungo il Po, il Campus delle Architetture, aiuterà invece la città a sciogliere il nodo della completa rifunzionalizzazione del prezioso ex complesso espositivo da lungo tempo senza funzione e in abbandono quasi totale. Avrà anche un importante ruolo urbano di ripolarizzazione nello sviluppo del cosiddetto “asse culturale del Po”.

Occupando una parte significativa di Torino Esposizioni, contribuirà a renderlo un centro culturale primario nel più grande parco della città. Il padiglione centrale del complesso ospiterà la nuova biblioteca civica. Il cantiere, da tempo avviato, procede spedito verso il traguardo del 2026, spinto dall’indispensabile supporto dei fondi PNRR (100 milioni di euro). Sarà quindi un polo vivace nelle ore diurne e attrattivo in quelle serali, grazie alla recente riapertura, anch’essa lungamente attesa, della ex Rotonda. La storica ‘appendice’ settentrionale di Torino Esposizioni è infatti da pochissimo risorta con discoteca e cocktail bar. Verso sud, contribuirà anche il rinnovato Teatro Nuovo, che entro metà 2026 diventerà un grande hub delle arti performative.

Aule, uffici, laboratorio modelli e aree relax

Su Torino Esposizioni, il progetto agisce su due parti distinte di un complesso stratificato che si è costruito a partire dagli anni trenta del Novecento per opera di Ettore Sottsass Senior e, nel secondo dopoguerra, Pier Luigi Nervi. Si tratta dei padiglioni 1, 3A e 3B che, dati in concessione al Politecnico dalla Città di Torino a inizio 2022, ‘circondano’ il grande padiglione 2 della nuova biblioteca civica. L’intervento agisce su una superficie di 12.500 mq con un investimento di 50 milioni di euro.

Il programma prevede all’interno spazi destinati a diverse funzioni, da insediare sulla laterale via Petrarca e su corso Massimo d’Azeglio. Qui, il lungo volume dell’ex palazzo della Moda di Ettore Sottsass Senior è completamente dedicato alla didattica. Introdotto dal grande atrio, in cui si entra dal portico monumentale, un volume a doppia altezza accoglierà, lungo un corridoio centrale, 8 aule di diverse dimensioni, per banchi e tavoli. L’atrio, in cui sarà valorizzata l’attuale scala interna, sarà dotato di una balconata affacciata su un’area di accesso e relax. Organizzato su due livelli, nel secondo distribuirà uffici e spazi di servizio.

Dall’altra parte rispetto alla biblioteca civica, nei padiglioni 3A e 3B è previsto l’intervento più corposo. Il 3B, da sempre privo di qualità architettonica, è stato demolito per essere sostituito da un volume nuovo, dalla grande trasparenza, che si attacca al 3A, diventando elemento di connessione con il parco. Entrambi ospiteranno altre 7 aule e il grande laboratorio modelli, contenuto all’interno di volumi sotto la grande volta a padiglione con i 4 archi parabolici progettati da Nervi. L’attuale corridoio di accesso, che dall’ingresso di via Petrarca introduceva anche al padiglione 2, diventerà un’area relax con bar.

Deadline: 2028

Il cantiere sui padiglioni 3A e 3B è attualmente in corso. La deadline complessiva per l’operatività delle due parti è fissata al 2028, con un cantiere che, lavorando in tempi differenti sui volumi, consegnerà gli spazi in modo scaglionato. Il traguardo del 2026 dovrebbe così vedere l’inizio di utilizzo del settore affacciato su via Petrarca, alle spalle del Teatro Nuovo, con un cantiere avviato verso corso Massimo d’Azeglio.

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