Architettura

A 10 anni da Ground Zero

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A 10 anni da Ground Zero

Mentre si avvicina il decimo anniversario degli attacchi dell’11 settembre, la città ha in programma una vigilia della commemorazione che comprenderà l’apertura del tanto atteso Memorial 9/11 a Ground Zero. Progettato dall’architetto Michael Arad e dal paesaggista Peter Walker , il memoriale è costituito da una pacifica piazza alberata e due piscine che riflettono i luoghi esatti in cui le torri sorgevano. Principi di progettazione sostenibile sono stati linee guida per creare lo spazio, che trasmette uno spirito di speranza e di rinnovamento e offre un rifugio tranquillo dalla città. Pronto a diventare un nuovo e iconico punto di riferimento per New York.

I progettisti Arad e Walker sono stati selezionati in una competizione internazionale che ha ricevuto oltre 5.200 proposte provenienti da 63 nazioni.

Le piscine riflettenti, che giacciono sulle impronte delle Torri Gemelle,sono il centro del monumento. Nella loro proposta, Arad e Walker descrivono le piscine come “grandi spazi vuoti, un aperto e visibile promemoria dell’assenza”. Volevano che lo spazio risuonasse dei sentimenti di perdita generati dalla distruzione del World Trade Center. Le piscine sono quasi un acro di dimensioni, caratterizzate anche dalle più grande cascate artificiali del Nord America. Sui pannelli in bronzo ai bordi delle piscine saranno incisi i nome dei defunti dell’11 settembre.

Il livello stradale che circonda la piazza delle piscine è stato descritto come una delle piazze più ecologiche mai costruite. Punta alla certificazione LEED Gold, e ha sistemi di gestione dell’irrigazione, delle acque piovane e dei parassiti per un notevole risparmio di energia e acqua. I progettisti hanno fatto piantare nella piazza oltre 400 alberi di quercia bianca della palude, che ricordano il ciclo naturale della vita e della rinascita. “Questi alberi, come la memoria stessa, richiedono la cura e il nutrimento di coloro che li visitano”, hanno scritto nella loro proposta. “Ricordano la vita nella loro forma vivente, e servono come rappresentazioni viventi della distruzione e del rinnovamento della vita nella loro cicli annuali”.

La piazza sarà libera e aperta al pubblico, e senza dubbio il monumento diventerà rapidamente un luogo di riflessione e solitudine per i newyorkesi e meta di tutti coloro che vorranno rendere omaggio alle vite perse l’11 settembre.

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