Metodi di verifica della resistenza al fuoco: l’approccio analitico di Namirial
La resistenza al fuoco è legata al concetto di carico di incendio che rappresenta il potenziale termico netto della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio corretto in base ai parametri indicativi della partecipazione alla combustione dei singoli materiali.
Il carico di incendio è espresso in MJ; convenzionalmente 1 MJ è assunto pari a 0,057 chilogrammi di legna equivalente.
Il seguente schema riassume le azioni che vengono messe in atto per ridurre il rischio di incendio e riguarda azioni di prevenzione ed azioni di protezione.

Campo di applicazione
Le verifiche di resistenza al fuoco rappresentano un aspetto fondamentale nelle pratiche di prevenzione incendi, sono indicate nell’asseverazione modello PIN 2.1 allegata nel modello di SCIA PIN 2 redatto dal titolare dell’attività.
Il concetto di resistenza al fuoco rientra nella protezione passiva e riguarda la capacità di compartimentazione, definita con la sigla REI, e la capacità portante degli elementi strutturali definita con la sigla R.
Il paragrafo S.2.10 del D.M. 18/10/2019, relativo alla classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione, ci fornisce le indicazioni su come è possibile determinare le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi costruttivi.
In particolare, come già indicato anche nel D.M. 16/02/2007, le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi costruttivi possono essere determinate in base ai risultati di:
a) prove;
b) calcoli;
c) confronti con tabelle.
Il codice ci fornisce in appositi paragrafi, maggiori informazioni per ciascuna metodologia di verifica utilizzata, in particolare:
- paragrafo S.2.13 relativamente alle modalità per la classificazione di prodotti ed elementi costruttivi in base ai risultati di prove di resistenza al fuoco e di tenuta al fumo.
- paragrafo S.2.14 relativamente alle modalità per la classificazione di prodotti ed elementi costruttivi in base ai risultati di calcolo.
- paragrafo S.2.15 relativamente alle modalità per la classificazione di elementi costruttivi in base a confronti con tabelle.
Nel modello PIN 2.1 il tecnico abilitato ASSEVERA la conformità dell’opera dal punto di vista antincendio, un Tecnico abilitato ed iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno (DM 5 agosto 2011) CERTIFICA attraverso il modello PIN 2.2 CERT.REI la resistenza al fuoco degli elementi costruttivi allegando relativa relazione valutativa della resistenza al fuoco.
Nella sezione relativa del modello PIN 2.2 CERT.REI

è esplicitamente indicato il richiamo al tipo di verifica utilizzata.
Le prove di resistenza al fuoco hanno l’obiettivo di valutare il comportamento al fuoco dei prodotti e degli elementi costruttivi
Secondo le indicazioni contenute nel paragrafo S.2.13 le prove di resistenza al fuoco hanno l’obiettivo di valutare il comportamento al fuoco dei prodotti e degli elementi costruttivi, sotto specifiche condizioni di esposizione e attraverso il rispetto di misurabili criteri prestazionali.
Le condizioni di esposizione, i criteri prestazionali e le procedure di classificazione da utilizzare nell’ambito delle prove sono indicate nelle parti 2, 3 e 4 della norma EN 13501.
Le specifiche dei forni sperimentali, delle attrezzature di prova, degli strumenti di misura e di acquisizione, le procedure di campionamento, conservazione, condizionamento, invecchiamento, installazione e prova e le modalità di stesura del rapporto di prova sono indicate nelle norme EN o ENV, nelle loro versioni vigenti all’atto della prova, richiamate dalle parti 2, 3 e 4 della EN 13501.
In caso di verifica attraverso prove di laboratorio, un aspetto fondamentale: il rapporto di classificazione
Un aspetto fondamentale, nel caso di verifica attraverso prove di laboratorio, è rappresentato dal rapporto di classificazione, che è un documento, redatto in conformità ai modelli previsti nella norma EN 13501 da parte del laboratorio di prova, che attesta, sulla base di uno o più rapporti di prova, la classe del prodotto o dell’elemento costruttivo oggetto della prova.
I rapporti di prova sono redatti in conformità allo specifico paragrafo previsto dalle norme EN 1363-1, 2 e alle informazioni richieste dalle norme di prova proprie di ciascun prodotto o elemento costruttivo.
In caso di variazioni del prodotto o dell’elemento costruttivo classificato, non previste dal campo di diretta applicazione del risultato di prova, il produttore è tenuto a predisporre un fascicolo tecnico contenente i limiti di applicabilità della prova in esame.
Secondo le indicazioni contenute nel paragrafo S.2.14 i metodi di calcolo della resistenza al fuoco hanno l’obiettivo di consentire la progettazione di elementi costruttivi portanti, separanti o non separanti, resistenti al fuoco anche prendendo in considerazione i collegamenti e le mutue interazioni con altri elementi, sotto specifiche condizioni di esposizione al fuoco e attraverso il rispetto di criteri prestazionali e l’adozione di particolari costruttivi.
Le condizioni di esposizione al fuoco sono definite in specifici regolamenti e basate sugli scenari di incendio di progetto in essi prescritti o su quelli attesi.
I metodi di calcolo
I metodi di calcolo da utilizzare ai fini del presente documento sono quelli contenuti negli Eurocodici di seguito indicati, completi delle appendici contenenti i parametri definiti a livello nazionale (NDPs):
- EN 1991-1-2 “Azioni sulle strutture – Parte 1-2: Azioni generali – Azioni sulle strutture esposte al fuoco”;
- EN 1992-1-2 “Progettazione delle strutture di calcestruzzo – Parte 1-2: Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio”;
- EN 1993-1-2 “Progettazione delle strutture di acciaio – Parte 1-2: Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio”;
- EN 1994-1-2 “Progettazione delle strutture miste acciaio calcestruzzo – Parte 1-2: Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio”;
- EN 1995-1-2 “Progettazione delle strutture di legno – Parte 1-2: Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio”;
- EN 1996-1-2 “Progettazione delle strutture di muratura – Parte 1-2: Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio”;
- EN 1999-1-2 “Progettazione delle strutture di alluminio – Parte 1-2: Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio”;
Cosa cambia con il D.M. 18 ottobre 2019
Secondo le indicazioni contenute nel paragrafo S.2.15 le tabelle predisposte propongono delle condizioni sufficienti per la classificazione di elementi costruttivi resistenti al fuoco.
Dette condizioni non costituiscono un obbligo qualora si proceda alla determinazione delle prestazioni di resistenza al fuoco secondo gli altri metodi di cui ai paragrafi S.2.13 e S.2.14.
I valori contenuti nelle tabelle sono il risultato di campagne sperimentali e di elaborazioni numeriche e si riferiscono alle tipologie costruttive e ai materiali di maggior impiego.
Detti valori, pur essendo cautelativi, non consentono estrapolazioni o interpolazioni tra gli stessi oppure modifiche delle condizioni di utilizzo.
L’uso delle tabelle è strettamente limitato alla classificazione di elementi costruttivi per i quali è richiesta la resistenza al fuoco nei confronti della curva temperatura-tempo standard di cui al paragrafo S.2.7 comma 1 del D.M. 18/10/2019 e delle altre azioni meccaniche previste in caso di incendio.
Una novità importante introdotta nel D.M. 18/10/2019: il contributo di impianti sotto traccia
Una novità importante introdotta nel D.M. 18/10/2019 riguarda il contributo di impianti sotto traccia, che devono essere tenuti in considerazione per una corretta classificazione della resistenza al fuoco delle murature.
In effetti la presenza di elementi di impianti a sviluppo lineare sotto traccia come cavi, condutture, tubazioni e canali in genere, può limitare in modo imprevedibile la resistenza al fuoco della muratura.
Per tale motivo, l’impiego di tabelle ai fini della classificazione di murature è consentito alle seguenti condizioni:
- In presenza di elementi di impianti lineari sotto traccia aventi profondità massima di incasso compresa tra 1/5 ed 1/3 dello spessore richiesto di murature non portanti, si deve adottare cautelativamente lo spessore del muro corrispondente alla classe superiore a quella richiesta. Questa disposizione non si applica a murature non portanti di classe 240.
- In presenza di elementi di impianti lineari sotto traccia aventi profondità massima di incasso inferiore a 1/10 dello spessore richiesto di murature portanti, si deve adottare cautelativamente lo spessore del muro corrispondente alla classe superiore a quella richiesta. Questa disposizione non si applica a murature portanti di classe 240.
I software Namirial per la completa gestione della prevenzione incendi
Il programma CPI win REI consente di poter effettuare la verifica analitica della resistenza al fuoco degli elementi strutturali secondo le indicazioni del paragrafo S.2.14.
Il modulo Carico di incendio del software CPI win Attività consente di poter effettuare la verifica tabellare della resistenza al fuoco degli elementi strutturali secondo le indicazioni del paragrafo S.2.15.
Il programma CPI win Attività consente di poter analizzare le varie attività nel rispetto delle regole tecniche verticali in vigore, della RTO D.M. 18 ottobre 2019 e dell’aggiornamento delle RTV secondo il D.M. 14 febbraio 2020.
La validità del prodotto CPI WIN® Attività è stata ufficialmente riconosciuta dalla Rete Professioni Tecniche che, dopo aver analizzato nel dettaglio le funzionalità innovative del software CPI WIN® Attività come strumento di supporto alla progettazione, con nota prot. 675/2018 del 30 luglio 2018 ATTESTA che la ditta NAMIRIAL S.p.A. ha sviluppato un programma informatico di ausilio alla progettazione avanzata mediante il Codice di prevenzione incendi (D.M.03/08/2015), che soddisfa sostanzialmente i requisiti tecnici indicati nell’AVVISO in oggetto.
NAMIRIAL S.p.A. potrà quindi qualificare il programma di progettazione con il Codice di prevenzione incendi con la seguente iscrizione:
“Programma rispondente ai requisiti tecnici individuati dalla Rete delle Professioni Tecniche per la progettazione avanzata con il Codice di prevenzione incendi (D.M. 03/08/2015).”
AVVISO R.P.T. del 13/09/2017.
Autore Dott. Pietro Monaco – Namirial S.p.A.
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