Antincendio

I principi di una corretta documentazione tecnica per la progettazione di impianti sprinkler e/o idranti

Un buon progetto di un impianto antincendio è corredato di una documentazione tecnica completa e professionale
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I principi di una corretta documentazione tecnica per la progettazione di impianti sprinkler e/o idranti

La progettazione di un impianto antincendio, sia esso sprinkler o idranti o combinato tra i due impianti, è un processo sufficientemente complesso che richiede anche l’elaborazione e preparazione di una documentazione tecnica dettagliata. Questa documentazione è fondamentale per garantire e dimostrare allo stesso tempo che l’impianto sia conforme alle normative vigenti e assicuri la massima protezione agli ambienti da difendere. Inoltre è la garanzia del corretto lavoro fatto sia a fronte delle autorità che della propria committenza. Ogni fase del progetto dovrà infatti essere supportata da relazioni, disegni e calcoli che ne comprovino l’efficacia e la sicurezza.

La documentazione progettuale deve fondamentalmente contenere una parte descrittiva e riassuntiva del progetto realizzato, accompagnate da una serie di tavole grafiche illustrative dello stesso. Vediamo in breve quali sono i contenuti minimi di ciascuna.

Relazione tecnica

La relazione tecnica rappresenta il documento principale che illustra il progetto in ogni suo dettaglio. Essa deve contenere una descrizione accurata dell’impianto, specificando la sua ubicazione, la destinazione d’uso dell’edificio e le aree da proteggere. Inoltre, è necessario indicare le normative di riferimento applicabili, come la UNI EN 12845 per gli impianti sprinkler e la UNI 10779 per gli idranti, al fine di assicurare che il progetto segua le linee guida ufficiali. Laddove è necessario è importante che il professionista dichiari eventuali non conformità normative, giustificandone i motivi e descrivendo eventuali misure compensative e assunzioni progettuali a compensazione della non conformità e a garanzia di una sufficiente efficienza dell’impianto stesso.

Un altro aspetto fondamentale della relazione è l’inserimento dei dati tecnici relativi all’impianto, dai dati di partenza (i dati di progetto da cui poi discendono tutti i calcoli) ai risultati di calcolo:

  • portate e pressioni minime da garantire ai terminali
  • caratteristiche di tutti i componenti dell’impianto (tubazioni, terminali, etc.), in particolare tutte quelle che hanno un impatto sulle prestazioni dell’impianto (scabrezza, lunghezza, materiale delle tubazioni, k degli sprinkler, tipo di impianto, etc.)
  • i calcoli di progetto: portate, pressioni necessarie per il funzionamento ottimale

Questi dati sono essenziali per garantire che l’impianto sia dimensionato correttamente e sia in grado di rispondere efficacemente in caso di incendio. Vediamo quindi in particolare i contenuti minimi di una relazione tecnica di un impianto antincendio sprinkler e/o idranti.

documentazione tecnica impianti sprinkler

Progettazione di impianti sprinkler e idranti: cosa contiene la scheda riassuntiva?

La scheda riassuntiva è un elemento importantissimo che sintetizza in poche schematiche righe l’essenza stessa del progetto: al di là delle informazioni di routine (che vedete nello schema dell’immagine qui sopra), risulta importante avere un quadro chiaro immediato dell’impianto, con informazioni che se da un lato descrivono velocemente quanto progettato o verificato dall’altra parte evidenziano immediatamente se il professionista ha considerato aspetti fondamentali per questa tipologia di impianti. In particolare:

  • valvole di controllo presenti, tipologia (a secco/umido), codici identificativi di riferimento in disegno e relazione, volumi di tubazione e numero di sprinkler sottesi da ciascuna valvola. In particolare risulta importantissimo per le valvole a secco dimostrare che il volume sotteso da ciascuna di esse sia inferiore al valore massimo previsto dalla norma a seconda che la valvola abbia un acceleratore o meno;
  • altezza massima degli sprinkler in ogni valvola (o rispetto alla valvola o, dando i valori di altezza di progetto di ciascun elemento);
  • valvole, numero e tipo terminali presenti, tipologia di tubazioni utilizzate nell’impianto;
  • prestazioni idrauliche finali (portata e pressione nelle aree di calcolo, o se impianto idranti, per gli n terminali più sfavoriti);
  • la dichiarazione di conformità dell’impianto rispetto alle norme utilizzate (indicando quali): se esistono situazioni di difformità forzata o per scelte progettuali, queste devono essere evidenziate e dichiarate indicando ovviamente le soluzioni adottate in sostituzione o a compensazione per un efficace ed efficiente funzionamento dell’impianto.

A seguire un esempio di scheda riassuntiva estratta dal programma CPI win SPIDI (sprinkler & idranti)

documentazione tecnica impianti sprinkler scheda riassuntiva

I calcoli idraulici

Altro aspetto importantissimo nella progettazione di impianti sprinkler e idranti è legato alla presentazione dei calcoli idraulici effettuati che sono il vero giustificativo delle scelte fatte e del sistema di alimentazione prescelto in termini di prestazioni e dimensioni della riserva idrica.

calcoli idraulici documentazione tecnica spinkler

Il primo aspetto da considerare è che i calcoli sono conseguenza di dati di progetto, che devono fare parte integrante della relazione di calcolo: tipologia delle tubazioni utilizzate con relative scabrezze (se una verifica di impianto o parzialmente di impianto i relativi diametri), caratteristiche dei terminali (portate e pressioni di progetto, k, altezza), indicando quali sono considerati attivi e, nel caso di sprinkler, per quale area di calcolo. L’identificazione delle tubazioni ovviamente deve essere realizzata mediante codici che dovranno trovare riscontro nelle tavole grafiche di cui parleremo dopo.

Per la parte vera e propria dei risultati, occorre indicare innanzitutto il software utilizzato: questo non significa addebitare ad esso le responsabilità del progetto, che comunque rimane in capo al professionista, ma certamente è e costituisce un biglietto di presentazione in termini di affidabilità del prodotto utilizzato.

Le informazioni minime quindi dovranno essere:

  • per le tubazioni: codice, diametro nominale, diametro interno, lunghezza, dislivello (positivo o negativo), numero e tipo pezzi speciali e relativa lunghezza equivalente, portata, perdite distribuite, perdite concentrate, nodo iniziale e nodo finale;
  • per i terminali: codice, k, quota, portata reale e pressione reale
  • per i nodi: codice, tipologia (valvola, alimentazione, etc.) pressione e portata reali di calcolo
  • per le valvole di controllo: codice, Diametro nominale identificativo della stazione di controllo, numero sprinkler governati, volume tubazioni sottese, altezza dello sprinkler più alto e ovviamente portata e pressione reali di calcolo.

documentazione tecnica impianti sprinkler tabella 2

Va da sé che tutte le “entità” considerate nei calcoli sono quelle per cui si ha moto di fluido e i terminali sono “attivi”. Risulta invece da sottolineare, perché spesso poco evidenziate, che per lo sprinkler il report dei calcoli deve dare contezza sia nel caso di area favorita che in quello di area sfavorita, riportando ambedue le casistiche di risultato calcolato.

A tal proposito ricorderemmo anche che l’alimentazione è un elemento fondamentale, non solo come scelta conseguente dei risultati di calcolo (per la pressione occorre aggiungere almeno 0.5 bar come elemento di sicurezza nella determinazione delle caratteristiche di pressione del gruppo), ma anche come elemento esso stesso determinante per le prestazioni dell’impianto e della definizione della riserva idrica. Quest’ultima, infatti, deriva dal punto di intersezione della curva caratteristica del gruppo prescelto con la o le curve impianto.

grafico impianti sprinkler

E come tale merita l’indicazione del valore finale determinato. Questo pone anche un problema di gestione del progetto: quante volte so già il gruppo che andrò a mettere? O meglio quante volte sarà il progettista stesso a scegliere il gruppo di pompaggio direttamente? L’esperienza dice non molte e in questo caso è evidente che parte rimarrà soggetto alle indicazioni su come dovrà essere scelto il gruppo e come calcolare la riserva idrica finale. 

Progettazione di impianti sprinkler e idranti: altre informazioni

Certamente fanno parte integrante di una relazione di calcolo dell’impianto anche le indicazioni in merito a:

  • Tipo di installazione del gruppo di pompaggio (sotto o soprabattente e informazioni collegate);
  • Motori del gruppo di pompaggio in funzione del tipo di alimentazione (ordinaria, superiore, doppia);
  • Indicazioni in merito al locale che ospiterà il gruppo di pompaggio e quali norme dovrà seguire in funzione anche della data di costruzione e del posizionamento dello stesso rispetto all’edificio protetto (in adiacenza, interno, esterno);
  • Infine, le segnalazioni da attuare e anche le prime basilari indicazioni di criteri e tempi di manutenzione.

Set disegni nella progettazione di impianti sprinkler e idranti

Un progetto per un impianto sprinkler deve includere una serie di disegni tecnici dettagliati che illustrano l’intero sistema antincendio e in parte costituiscono parte integrante della relazione di calcolo, per l’identificazione delle varie entità (tramite codici) nelle diverse tabelle di calcolo proposte nella relazione stessa.

documentazione tecnica impianti sprinkler set disegni

I principali contenuti dei disegni, in particolare, dovranno chiaramente essere:

  1. Pianta generale dell’impianto, con vista dall’alto, con la disposizione degli sprinkler nelle varie piante dell’edificio;
  2. Eventualmente una pianta generale che individua le compartimentazioni “impiantistiche” e i loro livelli di pericolosità con cui sono state considerati ai fini impiantistici;
  3. Percorso di tutte le tubazioni e di tutti i terminali, identificandone velocemente il tipo anche grazie eventualmente a blocchi o colori diversi;
  4. Posizione delle valvole di controllo e allarme, di tutte le valvole presenti ed eventuali scarichi.
  5. Separatamente, informazioni inerenti le diverse tipologie di tubazioni e i loro diametri nominali, accompagnati dalle loro lunghezze identificative e un altro disegno dello stesso impianto con le indicazioni dei codici di riferimento utilizzati in relazione per la corretta individuazione dei vari tratti;
  6. Eventuale posizione indicativa e approssimativa dei sostegni, anche se poco indicativa della realtà con cui poi si avrà a che fare.
  7. Dettagli importanti (distanze dal soffitto, schema alimentazione, tipologia delle connessioni, etc…nel caso di disegno esecutivo)
  8. Legenda ed eventuali ulteriori note tecniche di rilievo e importanti per la corretta interpretazione di quanto progettato.

Concludendo, è evidente che la documentazione è la fotografia di quanto progettato e che ogni dettaglio costituisce elemento importantissimo. Essa quindi rappresenta un elemento fondamentale del progetto, anche a tutela e dimostrazione di quanto operato e pianificato.

Namirial CPI win Sprinkler e Idranti

Namirial CPI win Sprinkler e Idranti – (CPI win SPIDI) è il software che consente il dimensionamento e la verifica di impianti antincendio di tipo sprinkler, idranti e naspi. Il software lavora su una propria piattaforma grafica con un potente motore grafico a 64 bit.

Caricando una o più piantine di sfondo, in formato dwg o dxf, è possibile disegnare una rete antincendio in pochi passi, sfruttando i tools di disegno che il software mette a disposizione dell’utente. Oppure, in presenza di un dwg, all’interno del quale sono presenti layer e blocchi dedicati alla rete antincendio, è possibile velocizzare la fase di progettazione usando una specifica applicazione che permette di convertire i layer in tubazioni ed i blocchi nei componenti che rappresentano sprinkler, idranti, valvole, gruppi antincendio ecc…

CPI win SPIDI assiste l’utente nelle varie fasi del progetto partendo dalla definizione del livello di pericolosità dell’attività oggetto dell’impianto e passando per il disegno, il calcolo e la creazione della relazione tecnica e la distinta dei pezzi, fino agli elaborati grafici di supporto.

screenshot namirial antincendio impianti sprinkler

Il software dimensiona e verifica gli impianti secondo le indicazioni della UNI EN 12845, la NFPA 13 e la UNI 10779. L’utente viene assistito durante l’inserimento dei dati immessi con conseguente verifica se gli stessi risultano congrui con la norma di riferimento; allo stesso tempo all’utente rimane la facoltà di poter gestire liberamente i dati di progetto nel caso in cui necessitasse di gestire impianti di tipologie diverse (impianti schiuma o del tipo water mist) oppure seguire parametri idraulici derivanti da altre normative tipo FM: Factory Mutual.

namirial antincendio

Funzioni dedicate coadiuvano e velocizzano la fase del disegno come, ad esempio, appositi wizard che consento di realizzare in pochi click   griglie, anche a sviluppo verticale, distribuzioni o diramazioni.
diramazioni impianti sprinkler namirial antincendio

In qualsiasi fase del disegno è sempre possibile visualizzare con vista renderizzata lo sviluppo dell’impianto all’interno dell’edificio per verificare eventuali interferenze con altri impianti o l’edificio stesso.

diramazioni impianti sprinkler namirial antincendio

 

CPI win SPIDI calcola reti di qualsiasi forma e dimensione. La sezione di calcolo si fregia del nuovo solutore di calcolo, chiamato Equazioni, che svincola l’utente dal concetto di maglia (percorsi chiusi nel progetto) rendendo, così, il calcolo stesso più veloce. Completano l’iter progettuale: la possibilità di inserire giunti e sostegni nel disegno secondo i riferimenti normativi, la creazione automatica delle sezioni dell’impianto, relazioni tecniche complete e personalizzabili ed esecutivi di progetto, con le sezioni dell’impianto, personalizzabili, professionali e di facile lettura.

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