Agricoltura e agroalimentare
Xylella, per la UE l’Italia non ha fatto tutto quello che avrebbe dovuto
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Poiché l’Italia avrebbe almeno tutte le piante infette dal batterio della “Xylella fastidiosa” ricomprese nella c.d. “zona cuscinetto” (una fascia di 20 km situata nella “zona di contenimento”) e non ha attuato il monitoraggio della presenza della Xylella fastidiosa nella zona di contenimento, mediante ispezioni annuali al momento opportuno (obblighi prescritti dalla Commissione europea con un’apposita decisione del 2015), è stata condannata dalla Corte di Giustizia, per adesso alle sole spese processuali, ma se non assolverà tali prescrizioni, saranno comminate le multe.
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