Agricoltura e agroalimentare

Reati sulla sicurezza alimentare, dal Governo stop alla depenalizzazione

Il dl 22 marzo 2021 n. 42 interviene con urgenza per evitare l’abrogazione di una serie di misure a tutela del Made in Italy agroalimentare
Condividi
Reati sulla sicurezza alimentare, dal Governo stop alla depenalizzazione
Con una nota stampa a margine del Consiglio dei Ministri, il Governo ha annunciato l’emanazione del decreto legge 22 marzo 2021, n. 42 “Misure urgenti sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare”. Un intervento necessario per porre rimedio ai gravi rischi che si sarebbero potuti verificare a seguito dell’approvazione del d.lgs. 27/2021, recante “Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625”. Di conseguenza, una misura che avrebbe depenalizzato una serie di reati sulla sicurezza alimentare. Come si legge nel dl, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 marzo scorso, il decreto evita che “rilevanti settori relativi alla produzione e alla vendita delle sostanze alimentari e bevande restino privi di tutela sanzionatoria penale e amministrativa”. Con importanti conseguenze sulla salute dei consumatori.

Reati sulla sicurezza alimentare e tutela

A creare allarmi e polemiche è stato l’articolo 18 del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 27, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 60 dell’11 marzo 2021. Un provvedimento che adegua le direttive italiane a quelle stabilite dal Regolamento (UE) 2017/625 per la filiera agroalimentare. Si tratta di un regolamento che, come si legge sul sito dell’Unione europea, “stabilisce norme comuni per i controlli ufficiali dell’Ue”. Volti a garantire che la “legislazione riguardante la filiera agroalimentare per la protezione della salute umana, degli animali e delle piante sia correttamente applicata”. In linea teorica, il dispositivo europeo dovrebbe introdurre un approccio “più armonizzato e coerente ai controlli ufficiali e alle misure esecutive lungo la filiera agroalimentare”. Rafforzando il principio dei controlli basati sul rischio.

L’articolo 18

L’articolo 18 del d.lgs. 27/2021 abroga una serie di disposizioni igienico-sanitarie (con sanzioni penali annesse) sulla sicurezza alimentare. Ecco una breve panoramica di alcuni dei provvedimenti cancellati:
  • regio decreto 20 dicembre 1928, n. 3298, recante approvazione del regolamento per la vigilanza sanitaria delle carni;
  • legge 30 aprile 1962, n. 283: disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande;
  • decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1980, n. 327, in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande;
  • decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 110, articolo 10, in materia di alimenti surgelati destinati all’alimentazione umana, provenienti da Paesi non appartenenti alla CEE;
  • regio decreto 9 maggio 1929, n. 994, recante approvazione del regolamento sulla vigilanza igienica del latte destinato al consumo diretto.

Stop alla “mannaia” abrogativa per reati di sicurezza alimentare

Le norme introdotte, su proposta del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e del Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, hanno, quindi, l’effetto di annullare l’effetto abrogativo delle disposizioni sanzionatorie di carattere penale e amministrativo. Il riferimento è alla legge 30 aprile 1962, n. 283, realizzata con il decreto legislativo 27/2021. L’intervento governativo concerne anche alcuni articoli del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1980, n. 327. In materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. Anche tale decreto sarebbe stato vittima della “mannaia” abrogativa dell’articolo 18.

Le reazioni politiche

Soddisfazione, naturalmente, arriva dal mondo politico. Il sottosegretario Mipaaf, Gian Marco Centinaio, dice che “Dal Governo è arrivata subito la risposta che difende la salute dei consumatori e la qualità del Made in Italy agroalimentare. Con un decreto ad hoc è stata corretta la svista fatta nell’adeguamento di un regolamento Ue che avrebbe depenalizzato i reati legati alle frodi alimentari”. “È stato posto rimedio ad un errore che rischiava di compromettere le politiche all’avanguardia del nostro Paese. In tema di sicurezza alimentare e tutela – anche preventiva – della salute. Il Governo si è schierato prontamente ancora una volta dalla parte degli italiani, contro quanti lucrano e speculano sul cibo. Danneggiando i consumatori e gli imprenditori onesti”. Dl 22 marzo 2021, n. 42
Condividi

Potrebbero interessarti

Condominio

Dalla costituzione del condominio alla gestione delle tabelle millesimali, dalle delibere assembleari ai lavori edilizi e ai titoli abilitativi:...

Decreto Salva Casa

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 2024 il Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69 recante “Disposizioni urgenti in materia di...

Un KEBAB sotto tiro

Raffaele Guariniello
Raffaele Guariniello
Alimenti in cattivo stato di conservazione: la sentenza 17 giugno 2025, n. 22632 è preziosa a tutela dei consumatori.