Approvati 418 interventi nel settore idrico per oltre 12 miliardi di risorse
Nell’ambito del nuovo Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (PNIISSI), sono stati approvati 418 interventi per un importo richiesto totale di euro 12.004.184.074,95. Una pianificazione che, sotto la regia del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, ha avuto l’ok da parte degli enti coinvolti: i ministeri della Cultura, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’Agricoltura e dell’Economia e delle Finanze, oltre ad ARERA.
Le proposte di interventi in ambito idrico sono ripartite a livello nazionale su base regionale.
La pianificazione nasce dalle istanze presentate dal territorio, in sinergia con le autorità d’ambito. Sarà aggiornata circa ogni due anni e costituirà la base della futura programmazione, che prevede l’allocazione delle risorse disponibili per la realizzazione degli interventi.
PNIISSI: gli interventi previsti
Le proposte di intervento sono così ripartite:
- 66 interventi relativi ad invasi per euro 3.256.341.908,83;
- 93 interventi relativi a derivazioni per euro 1.665.657.131,14;
- 137 interventi per adduzioni, pari a euro 3.540.710.114,77;
- 122 interventi su acquedotti per euro 3.541.474.920,21.
Il Mit, attraverso la pubblicazione di un bando, avvenuto a giugno 2023 e rimasto aperto sino a novembre dello stesso anno, ha raccolto i fabbisogni presentati da Regioni e Province autonome, Autorità di distretto dei bacini idrografici ed enti di Governo d’Ambito. Sono arrivate 562 proposte; delle 521 domande ammissibili, classificate in 4 classi (A,B,C,D) è scaturita la proposta di Piano. Un progetto composto esclusivamente dalle tre classi A, B e C, con 418 interventi, per un importo che supera i 12 miliardi di euro.
Semplificazione delle procedure
Le risorse necessarie per realizzare tutto il PNIISSI potranno essere programmate e suddivise nei prossimi anni. Un primo stralcio di programmazione formulato dal Mit prevede un finanziamento di circa 900 milioni di euro, oltre a 50 milioni per incentivare l’avanzamento delle progettazioni delle opere già pianificate. A farla da padrone, è il Veneto con 74 interventi programmati per 1 miliardo e 465 milioni di investimenti. A seguire la Sicilia (1 miliardo e 600 mila euro per 49 interventi) e la Lombardia, con 40 interventi che cubano 757 milioni di euro.
L’obiettivo del Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico, che rientra tra le riforme previste dal PNRR, è la semplificazione della normativa ed il rafforzamento della governance, al fine di poter essere maggiormente efficaci negli investimenti.
